Voglio fuggire lontano
lontano dagli ingombri di questo Io in attesa
Il reparto apre le sue porte e
mi dice
è questo il tuo posto
carogna di uomo
Giù gli infermieri
fanno l'amore con i morti
il pavimento è lucido e fa puzza di distillazione
l'area è rarefatta
i silenzi (seppur pochi)
fanno rumore di catastrofe
ho incontrato la Pina che
ballava nella sua disperazione
senza sapere più chi era
Vittorio nudo gettare dalla finestra
la bibbia come un giocattolo rotto
Ho visitato zone anguste della mente e
come una marea mi sono ritratto
quando la follia soffiava silenziosa
Addio dottore
la tua cavia ti saluta mentre sperimenti un'altra cura
Addio madre ed addio padre
non avete compreso il disagio
e vi siete inconsapevolmente
messi dalla parte dei cattivi
Addio Jessica luce stellata della primavera
ti ho visto morire sotto i colpi
di una malattia che graffiava la tua ingenuità
La poesia mi chiama mentre tutto
è fatiscente ed obsoleto
voglio afferrare il richiamo
e mettermi a scrivere sulle pareti della delusione
parole incomprensibili
Sono uno scriba che riporta meccanicamente
la volontà del cuore
Addio addio addio
mondo cielo e stelle
sento una musica lontana
una musica che vuole dirmi qualcosa
è il richiamo di Dio che oggi
definitivamente
redime ogni mio peccato