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Il richiamo di Dio

Voglio fuggire lontano
lontano dagli ingombri di questo Io in attesa

Il reparto apre le sue porte e
mi dice
è questo il tuo posto
carogna di uomo

Giù gli infermieri
fanno l'amore con i morti

il pavimento è lucido e fa puzza di distillazione

l'area è rarefatta
i silenzi (seppur pochi)
fanno rumore di catastrofe

ho incontrato la Pina che
ballava nella sua disperazione
senza sapere più chi era

Vittorio nudo gettare dalla finestra
la bibbia come un giocattolo rotto

Ho visitato zone anguste della mente e
come una marea mi sono ritratto
quando la follia soffiava silenziosa

Addio dottore
la tua cavia ti saluta mentre sperimenti un'altra cura

Addio madre ed addio padre
non avete compreso il disagio
e vi siete inconsapevolmente
messi dalla parte dei cattivi

Addio Jessica luce stellata della primavera
ti ho visto morire sotto i colpi
di una malattia che graffiava la tua ingenuità

La poesia mi chiama mentre tutto
è fatiscente ed obsoleto

voglio afferrare il richiamo
e mettermi a scrivere sulle pareti della delusione
parole incomprensibili

Sono uno scriba che riporta meccanicamente
la volontà del cuore

Addio addio addio
mondo cielo e stelle

sento una musica lontana
una musica che vuole dirmi qualcosa

è il richiamo di Dio che oggi
definitivamente
redime ogni mio peccato

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • roberto caterina il 11/11/2015 06:16
    Bella molto con accenti toccanti che richiamano Dio dai suoi inferi...
  • Vincenzo Capitanucci il 10/11/2015 07:32
    voglio afferrare il richiamo.. è la voce di Dio.. voi dite che sia follia..
  • Rocco Michele LETTINI il 10/11/2015 05:35
    Incisivo verseggio... straordinariamente forgiato. Encomiabile la strofa di chiusa. Lieta giornata Ferdinando.

1 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 10/11/2015 08:11
    condivisa sulla mia pagina su fb.. come tante altre.. a volte non te lo dico neanche.. ma sono apprezzate...

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