Capisco che è stato un bene
lasciarti andare.
Cosa sarebbe successo se quel giorno
noi ci fossimo incontrati a Milano?
Io me lo chiedo spesso.
Ma, lo so, di aver fatto la mossa giusta
sottraendoti il mio corpo caldo
che tu eri pronto a divorare
lasciandoti indietro il vuoto
lasciandomi indietro gli avanzi del mio cuore
dilaniato.
Capisco, ora, che non ti avrei riamato,
che non ti amerò mai più,
che non ti ho mai nemmeno amato.
Volevo regolare i conti,
e tu non l'hai capito.
Capisco, adesso, che non poteva esserci un caffè
sotto il sole settembrino, per noi,
chiacchiere spontanee e risate liberatorie.
Mi avresti solo, è questa è la dannata realtà, sbranato
per nutrire il tuo stupido ego.
Capisco, e ne sono sicuro, che non mi ami,
io non ti amo,
perché tu non sei altro che la proiezione mentale
che il mio cuore gelido amava
per scaldarsi un poco.
Ora capisco
ti lascio andare...
e continuo a vivere.