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Cullarmi sul capolavoro del mio amore

Gli insetti si contorcono sopra le pagine del mio amore

Non sono ancora morto
eppure sento il richiamo della terra
che mi convince all'inorganico

Queste pagine sono bianche

Schiaccio con la punta delle dita il lepidottero
e mi metto a scrivere parole addormentate e fiere

Nel frigorifero giace il mio bicchiere

Frantumo carcasse pur di raggiungerlo
e mi metto a bere
ironizzando sulla crudezza del dolore

Abbiamo tanto bisogno di ridere
Una risata può fottere qualsiasi handicap
diceva Bukowski

E allora rido come non ho fatto mai prima d'ora

Tutta la saliva della mia risata
si ammassa sul foglio
e allora metto su una composizione di saliva e parole
come fossi un grande artista

Questa musica non è musica da camera
né musica da strada

Questa è una musica celeste

Parole ed alcool sputate fuori
da una bocca rossa di recriminazioni

Basta più inveire
basta farsi il sangue acido
adesso voglio solo ridere
sputare in faccia alla tragedia
e cullarmi sul capolavoro del mio amore.

 

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3 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 13/11/2015 01:22
    ... Nel frigorifero giace il mio bicchiere...
  • frivolous b. il 12/11/2015 08:39
    Veramente dark questa poesia, quasi decadente... bellissima
  • Rocco Michele LETTINI il 12/11/2015 07:32
    Una strofa di chiusa eccezionale... che avalla quanto decanto con orgoglio... Lieta giornata.

0 commenti:


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