Con le mani ascolto
del rumore
la tiepida sofferenza.
Rumori come oceani
che si slargano
lungo le misere strettoie
dell'anima
riempiendo il manto bianco
del silenzio
di onde e capricci ridicoli.
Sono il tintinnare dei pianeti
il freddo ruotare delle pale
di un elicottero in volo
il camminare su una lettiga di chiodi
senza sentire dolore.
Rumore è una parola come tante
per dire che il paradiso
non è qui né adesso.
Vagando nel sogno gitano della libertà
bisogna che a scontrarsi
con la barbarie del mondo
siano i sensibili
e i puri di cuore
che come nebbia alla mattina presto
arrancano
verso sguardi di luce
non ancora scoperti.