è un presepio fatto in casa
il tuo volarmi sopra le spalle
e in tinte d'avorio e rosa
l'ultima tua purezza si fonde
nel sermone della mia incostanza
a tutte le altre cose dolci che hai saputo regalarmi.
maturano le stagioni
e come teneri gherigli
cadono
sulla bocca irrequieta
dell'abile mangiafuoco.
sono io il burattinaio della sconfitta
perché se più non sai amarmi
allora quel tendere fili
verso la gloria del paradiso
altro non è che un inutile
giochetto da bambino ancora
preso dal sonno.