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Pianeta e spelonca

Non è più sopportabile
la provocatoria diseguaglianza
oggi esistente nel mondo
che insieme
a chi può concedersi
la colazione a Roma
il pranzo a New York
e la cena nel Pacifico
c'è chi sopravvive
nelle metropoli
rovistando
in cerca di cibo
nei cassoni della spazzatura
o chi ancora spera nella carità dei passanti.

È un mondo malato
attaccato e colpito da cellule tumorali.

È un mondo che si sfugge invano
per non vederne le nefandezze.

È un mondo che oramai
dai suoi più interni organi sputa sangue.

È un mondo in decomposizione
bacato irrimediabilmente dall'egoismo.

L'aria è irrespirabile e si propaga
anche visivamente
dalle officine
dai pozzi petroliferi
dalle miniere
dai campi irrorati di veleni
dalle megalopoli caotiche e invivibili
dai ghiacciai che si sciolgono
mentre l'uomo è attaccato
da virus sempre più virulenti.

Tutto si sedimenta
tutto si solidifica.

La morte è come nebbia oscura spessa
che avvolge e impesta il pianeta
dove l'uomo è artefice e oggetto.

Lucifero alimentato e ingrassato
da tanta abbondanza
sguazza in vomitevoli suzioni delle vite dannate
si nutre e si ingozza
beato
in tanta miseria.

L'unica salvezza è Lui
per scacciare tutti quelli che vogliono trasformare il pianeta
in "una spelonca di ladri".

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 22/12/2015 05:30
    Lieta giornata aspettando il Santo Natale. Auguri Don.

4 commenti:

  • francesco cannas il 16/01/2016 12:05
    grazie Michele ma solo oggi son riuscito (per problemi al mezzo) a risponderti
  • Rocco Michele LETTINI il 22/12/2015 05:35
    Scusami Francesco... credo che non vada qualcosa sul sito stamane... apro la poesia del DON e mi si apre la tua. Buon Natale a Te e ai Tuoi cari da sempre.
  • Rocco Michele LETTINI il 22/12/2015 05:29
    Un intenso et acuto verseggio forgiato sapientemente. Il mio encomio Don.
  • Rocco Michele LETTINI il 22/12/2015 05:28
    Un intenso et acuto versegg

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