Non è più sopportabile
la provocatoria diseguaglianza
oggi esistente nel mondo
che insieme
a chi può concedersi
la colazione a Roma
il pranzo a New York
e la cena nel Pacifico
c'è chi sopravvive
nelle metropoli
rovistando
in cerca di cibo
nei cassoni della spazzatura
o chi ancora spera nella carità dei passanti.
È un mondo malato
attaccato e colpito da cellule tumorali.
È un mondo che si sfugge invano
per non vederne le nefandezze.
È un mondo che oramai
dai suoi più interni organi sputa sangue.
È un mondo in decomposizione
bacato irrimediabilmente dall'egoismo.
L'aria è irrespirabile e si propaga
anche visivamente
dalle officine
dai pozzi petroliferi
dalle miniere
dai campi irrorati di veleni
dalle megalopoli caotiche e invivibili
dai ghiacciai che si sciolgono
mentre l'uomo è attaccato
da virus sempre più virulenti.
Tutto si sedimenta
tutto si solidifica.
La morte è come nebbia oscura spessa
che avvolge e impesta il pianeta
dove l'uomo è artefice e oggetto.
Lucifero alimentato e ingrassato
da tanta abbondanza
sguazza in vomitevoli suzioni delle vite dannate
si nutre e si ingozza
beato
in tanta miseria.
L'unica salvezza è Lui
per scacciare tutti quelli che vogliono trasformare il pianeta
in "una spelonca di ladri".