Il sole alto nel cielo
fisso e addormentato
nella sua chiarità
effonde un calore intenso
penetrante
e la vallata par quasi giovinetta
sdraiata con la testa poggiata
sulla collina
cuscino di verde lentischio
ed il corpo steso
sull'assolato declivo fino a riva.
Il fiume vicino quasi afono
scorre accarezzando
rive verdeggianti di canne immobili
dove con discrezione
stazionano gli uccelli
dalla frescura trattenuti
e che ogni tanto volteggiano e planano
l'acqua sfiorandola alla ricerca di cibo.
Sopra di me braccia possenti
di millenaria quercia
di foglie ammantate
ferme e immobili ai raggi ardenti
sul terreno proiettano
nitida e spessa ombra.
Sdraiato il tutto osservo
mentre gli ebbri occhi
accennano una chiusura
densa di amorevole torpore
di mille sensazioni pervaso
il pensiero mi accompagna
a immaginare il nuragico
che mi precedette
Oh Tirso
com'è dolce e appagante
il giacer con mente
libera e sgombra
sulle tue
le mie rive di vita!