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Dio biologico

Spogli del tempo
potremmo finalmente essere innamorati
proporre millenarie semplicità
nuotare in un mare di gioia
sospinti da un Dio biologico

E il grande e il piccolo
il pubblico e il privato
sono abbracci di pienezza
che ascoltano il vento
e guardano le nuvole

E ciò che non abbiamo mai visto
è copia
che colma le domande improvvise
portate dai sogni

o voce che canta con occhi pervinca
le immagini di
rose lente ad aprirsi
all'arcobaleno.

 

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 09/01/2016 15:09
    Un poetar che bussa conferme di encomiabile vissuto... Mirabile nella sua arguta seguela... Lieto fine settimana Roberto.
  • Vincenzo Capitanucci il 09/01/2016 09:31
    Siamo rose.. .. onde di pienezza .. un canto lento nell'aprirsi nella vasta gamma dei nostri colori.. dagli infrarossi.. agli ultravioletti..

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