Come te sono viaggio. Sono vasta campagna,
tramonto del sole, fango sugli stivali,
callo indurito sopra le mani unte.
Come te ho conosciuto l'amore e il disamore,
il sangue e l'abbandono, la liscia frenesia
del ritrovarsi altrove. Viaggiamo, lungo
questa campagna rubata al sonno una notte.
Moriamo dentro la febbre di questa notte
liberata alle stelle. Siamo ali di gabbiano che
planano in un paradiso non ancora nostro.
Siamo stelle e desideri che si ritrovano
altrove. Viaggiamo, dentro un vizio assurdo
o una barca segreta. Siamo stelle e
desideri che si ritrovano altrove.