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Sull'orlo del mare

Tra i palmeti, la bianca e vasta spiaggia,
dal mare trasparente accarezzata,
dolcemente lambita dall'ondata
chiara e calda, che a riva ampia spumeggia.

Digrada l'ampia sponda che verdeggia
nel torrido silenzio, a tratti rotto
dal cinguettio d'un agil passerotto
che scende sulla rena e che beccheggia.

Stormiscono le palme al venticello;
all'ombra si riparan due negretti
che bevono ridenti il latticello

del cocco ch'è caduto sul più bello,
per dissetare i piccoli furbetti;
l'hanno rubato al giallo e rosso uccello.

Paffuti e rotondetti,
su quel candore spiccano perché
son come lucidi chicchi di caffè.

 

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1 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Breus il 07/02/2020 00:11
    Troppo accurata descrizione del luogo in in più di due versi molto distaccati e senza nessuna anima. Manca l'anima e il ritmo. La metrica avrebbe aiutato la stessa poesia. Solo nelle ultime due strofe si intravede un banale ritmo e una minima metrica. Anche quello che la poesia vuole trasmettere non è del tutto chiarito. Spero che non voglia trasmettere una idea razzista
  • Rocco Michele LETTINI il 07/02/2016 12:52
    UN SONETO CHE TI ELEVA POETICAMENTE... TUTTO È UN AUREO SUSSEGGUIRSI... IMPECCABILE IL RIMARE... LIETA DOMENICA.

1 commenti:

  • Verbena il 07/02/2016 13:22
    Grazie Rocco, buon pomeriggio a te.

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