Chi sa guardare le cose
Con occhio un po' folle
Non teme il disprezzo
Né che alcuno si fidi di lui
Ha paura che quelle cose
Non gli parlino più
E ogni immagine è
un medioevo di amori
che si riprende la vita
e difende il ricordo
E ogni suono
è una fragile danza
su nubi che circondano il castello
di pensieri non ancora del tutto desti
E la primavera per lui
è una gru che rallenta il suo lungo
volo.