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Gru (giapponese)

Chi sa guardare le cose
Con occhio un po' folle
Non teme il disprezzo
Né che alcuno si fidi di lui
Ha paura che quelle cose
Non gli parlino più

E ogni immagine è
un medioevo di amori
che si riprende la vita
e difende il ricordo

E ogni suono
è una fragile danza
su nubi che circondano il castello
di pensieri non ancora del tutto desti

E la primavera per lui
è una gru che rallenta il suo lungo
volo.

 

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2 recensioni:

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  • Vincenzo Capitanucci il 18/02/2016 15:51
    o guru indiano... sempre un viaggio... una nascita una danza.. tra la notte e la luce..
  • Rocco Michele LETTINI il 18/02/2016 12:07
    Un encomiabile osservare esteso in un chiaro poetar. Magistrale la strofa iniziale... Lieto meriggio Roberto.

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