Hai visto un pezzettino d'erba,
la tua prima e ultima erba,
verde, fresca, soffice,
mentre ti spingono a forza
dentro un loculo mortale.
Tanti come te urlano al vento
il loro dolore, tanti si voltano come
per salutare chi li ha messi al mondo.
Richiami di dolore immenso
da chi non vedrà più suo figlio
per dare il suo bianco latte
a chi non ne ha bisogno.
Stanco, sporco, affamato,
ti spingono in uno stretto cunicolo,
davanti a te la coda di un fratello,
dietro a te il muso di un altro fratello.
Vedi portare via quello davanti,
lo senti urlare, piangere,
lo vedi dimenarsi e scalciare,
lo tirano, lo appendono,
vedi il sangue scorrere a fiumi,
e adesso non si muove più.
L'uomo col camice bianco
sporco di sangue si avvicina a te,
ma non vede la lacrima che scende
dal tuo occhio e il tuo terrore.
Ti avvii in silenzio, pensando
alla tua ultima erba e alle corse
che non hai potuto fare,
allo sguardo tenero di tua madre,
ecco, ti appendono, l'uomo
col coltello si avvicina,
tranquilla, mamma, adesso
non piango più.