Venne a me
come
un fulmine a ciel sereno
probabilmente se non fossi stato presente nel buio della mia mente non l'avrei nemmeno notata
Verdi
i suoi occhi si confondevano con la speranza dei prati di campagna dove animava senza nubi i baci di rarissimi fiori con steli di voce soffusa
come
uno sparo udito nella notte degli azzurri silenzi
non sapevo chi fosse
e
da dove provenisse quel volto capovolto da malinconici bagliori
mi lasciò
soltanto
il vuoto del suo nome
ed
un profumo intenso
nel buco
voragine
del non dire
i nostri visi
si sono incontrati sprofondando di porta in porta
e
senza bisogno di parole
né
di poesia
per similitudini inespresse
ci siamo
capiti
e profondamente amati