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Raggi cosmici

Dal maggior rosso Universo
e le galassie attorno
sospese nel latte cosmico
ch'inchiude e schiude
il mistero del perchè Noi.
Sfaville gl'occhi d'enigma
l'esplosione di stelle,
e da pupille il magma
l'influsso d'un flusso di particelle
dentro Me.
Oh Nitr, era la diffusione nell'etere
di tuoi raggi cosmici.
Oh Nitr, era la diffusione nell'etere
di tuo vuoto d'Io e Dio.
In principio era il rosso,
in principio era l'equilibrio,
l'abbraccio di materia e antimateria,
in principio lo scontro
una lotta per l'esistenza
e la fusione, un Nulla.
Oh Nitr, un'epifania tua energia
come quando il siglo morto
scoprì nell'atmosfera più alta
dall'alto radiazioni straniere.
Eran tuoi raggi cosmici negl'occhi,
eran tuoi raggi cosmici come comete,
e prima di cadere già morte
e prima di morire
morte.
Io guardo:
li fedeli alla materia
negand'opposto
non giran volto all'antimateria,
che si mostra lor come nulla
un mar di leggenda;
chè vivendo sempre di luce
l'oscurità è superstizione.
Nitr, senza l'Aura di tuoi bagliori
ogni passo è così spento,
ed offuscata m'osservo:
pallido volto senza rinforzo,
clima emozionale d'un morto,
che se ne va
in piedi senza bara,
nella notte in lontananza,
nella notte della lontananza.
Senza l'Aura di Nitr
così offuscata m'osservo:
pallide gote, lo stallo del sentire,
ed ora ch'è difficile l'incontro
è il vuoto ad ogni gradino,
perchè scendevo a incontrar te
milioni e milioni di volte.
Perchè scendevo a incontrar te
e tuoi raggi cosmici
che tutt'intorno mi levitavano
il cuore.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 13/03/2016 10:44
    UN ARGUTO VERSEGGIO ALTAMENTE PERSPICACE... IL MIO ELOGIO E LA MIA LIETA DOMENICA.

2 commenti:


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