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L'opera nell'io

- Stillava amore
quel piccolo germoglio
di luce voglioso

attraversava ombre e nubi
con anima creava cieli

a nuovi cuori

spazi -

Erano così scarabocchiati i fogli del mondo da non lasciar più nessun spazio libero alla poesia

così il pensiero iniziò con bocca d'inchiostro a scriversi sulla fronte
l'azione scriveva sulle mani i suoi versi stingendosi al petto mondi di parole
l'amore su tutto il corpo disegnava occhi sentimenti ed emozioni

Fu il cambio epocale
fluivano grappoli

ad immagine di sole

ognuno divenne l'opera
e
di se stesso

l'inabissato tino di un vendemmiatore operaio

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 12/04/2016 12:02
    Un plauso dovuto per questa tua eccezionale!
  • roberto caterina il 10/04/2016 10:41
    Cambi epocali, trovare nuovi spazi di scrittura e di vendemmia... quasi un selfie accanto a un tino inabissato... messaggio triste e tenero allo stesso tempo.
  • Rocco Michele LETTINI il 10/04/2016 10:26
    VERSI CHE STUZZICANO: SARA' IL CAMBIO EPOCALE?
    ECCELSO VINCENZO.

1 commenti:

  • Gianni Spadavecchia il 11/04/2016 19:06
    Molto molto bella.
    Ci sarà sempre spazio per la poesia, anche tra mille scarabocchi.

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