Mi fermo davanti a una cascina e ricordo
il tempo in cui ci amammo. Gli animali
non conoscono l'amore eppure sono felici.
Quanto vorrei sostituirmi a quel cavallo,
correre tra i prati senza più portare addosso
questo peso che mi scompensa. Non ho più
lacrime adesso, ma la mia faccia è diventata di sale.
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Anonimo il 11/05/2016 18:33
Te la cavi molto bene sia in poesia che in prosa.
Nello specifico, credo che questi pochi versi racchiudano al meglio l'universo simbolico della tua poetica: la weltschmerz, il riflusso mnestico della sofferenza, il richiamo sensuale della natura a cui, nostro malgrado, dobbiamo negarci.
un saluto.
non ho più lacrime... è successo.. qualcosa di straordinario.. ho visto i miei occhi... galoppare... nelle affinità di un cavallo.. bellissime tutte e quattro..
Poesia forte. Sarebbe bello e interessante vivere il benessere e la libertà di un animale;ma non possiamo e siamo schiavi di noi stessi e dell'amore.
Piaciuta.