" L'uomo non è una forma fissa e permanente ma un tentativo, una transizione, un ponte stretto e pericoloso fra la natura e lo spirito. Verso lo spirito, verso Dio lo spinge il suo intimo destino; a ritroso, verso la Natura, verso la Madre lo trae la sua intima nostalgia: tra l'una e l'altra di queste forze oscilla la sua vita angosciata e tremante. "
(Hermann Hesse, Il lupo della steppa)
Il viaggio
dentro di noi
dalla vecchia alla nuova identità
passa
attraversando
gli ululati di molteplici visi
inizia
con un volo
a parabola
saltante a piè pari l'abisso aggrovigliato della terra di mezzo
nel magico teatro dei sotterranei dell'essere
il tutto si compie
accadendo
le ombre offrono nudità celesti
in malinconici sussurri
l 'alter nativa
senza abbandonare il seno nutriente amorevolmente donato dalla Madre
è
un cadere nel massimo splendore dell'essere
eternamente nascente