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La pena capitale

In tua dolce compagnia
è bello naufragare
ma lassù per l'universo
siam giunti alla deriva
di un pianeta, ahimè, deserto e,
senza cinguettio di uccelli
né sibilo di vento
manca pure la natura
col profumo e i suoi colori,
non c'è niente da poetar.
E quassù da soli adesso,
non ci si può manco toccar,
l'eternità del tempo,
nostra pena capitale,
sarà dura da scontare
per aver turbato le menti
e tediato finanche i cuori,
tu in veste di donna fatale
ed io con l'ardire del poeta.

 

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2 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 26/05/2016 15:15
    STREPITOSA ET... ESAUSTIVA FRANCESCO. PERCHÈ NON INCIDERLA NEL CUORE DI TANTI INCREDULI.
    *****
  • Vincenzo Capitanucci il 26/05/2016 06:19
    l'eternità come pena.. e nulla da poetare per aver tutto distrutto .. se non le Tue vesti di Donna.. con il mio ardir di Poeta.. bella Francesco...

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