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Non mi conosco

Non mi conosco
perchè all'interno
è tutto diverso

C'è sangue e materia
sconosciuta, colori
forti e incandescenti

Conosco solo ciò che mangio
e l'acqua che mi ha creato
e tutte le altre creature
non le conosco

Prendete la mosca, è strana la mosca
oppure la gru, è così alta la gru!

Di me conosco solo la fetta più amara
che il fiele all'interno s'è sparso
in mille torrenti e rigagnoli.

 

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1 commenti     5 recensioni    

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5 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 29/05/2016 13:29
    Un plauso sincero per questa tua bellissima!
  • Anonimo il 27/05/2016 09:14
    A prima vista sempre un inno di feuerbachiana memoria: "siamo ciò che mangiamo"; il che mi pare sia in contrasto con la propensione verso l'infinito attraverso cui ho imparato ad apprezzare i tuoi versi. Poi, però, dicendo che di te "conosci solo la parte più amara", riscatti la tensione del tuo spirito, e con esso, l'intera poesia. Piaciuta.
  • Rocco Michele LETTINI il 26/05/2016 15:18
    METAFORE DA FARNE TESORO... E NON FAR FINTA DI NON CAPIRE.
    STRAORDINARI VERSI VINCENT.
    *****
  • silvia leuzzi il 26/05/2016 08:10
    Di me conosco solo la fetta più amara
    che il fiele all'interno s'è sparso
    in mille torrenti e rigagnoli.

    Esagerato Vincent in questi tre versi il tuo mondo si confonde con il mio, grazie, mi hai spiegato qualcosa di mio che non sapevo. Un abbraccio a rileggerci
  • andrea il 26/05/2016 06:58
    credo che in fondo tutti dall'interno non ci conosciamo ed è strana la mosca e la gru è davvero cosi alta...

1 commenti:

  • Gianni Spadavecchia il 26/05/2016 10:05
    Chissà se ci conosceremo mai davvvero come vorremmo.
    Introspettiva e interessante.

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