La gente ha le sue Q su cui sedere
per vivere in pace e offrire da bere,
salvo poi sparire se le Q diventano scure
come tramonti senza sole,
solo nubi, cumuli e nembi
a un muretto poggiati
come tipi strambi,
voci e suoni biascicati
solo sogni e tante rogne.
In quel fiume torrenziale
là nel mezzo con una nave
senz'appigli ci trovammo
e scoppiò un temporale
che ci bagnò niente male!
Ma di quello ricordiamo poco,
come dell'utero il neonato,
del primo vagito e del neon sparato
le mani grosse e tozze
che lo sgrullarono dal sogno
d'essere un pesce solitario!