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Che notte quella notte

Da dritta no squillo de trombe lente
da manca na cavelleria avanza
no grido se fissa ne la mia mente
e corpi giaciono in abbondanza.

La follia ci porta all'arroganza
lo sangue da noi pur versato sente
e giustamente vendetta avanza
e al riattacco va immantinente.

Lo giorno cala il suo bel sipario
tutto tace eppure è ben tetro
sotto la luce lunare c'è Dario.

Che io tengo ne lo mio caro diario
deposto con amore sotto vetro
a memoria de la battaglia del rio.

 

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1 commenti:

  • Don Pompeo Mongiello il 30/05/2016 09:38
    Dopo un lunghissimo tempo, mi cimento in un sonetto e voi mi ignorate ad oltranza. Se fusse cosa facile lo farebber tutti.

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