A quale immagine di me
votasti il suono del mio cuore mi chiese la parola
sono
una chiesa
i Tuoi padri posero in me il sapere
di chi è sa
sono
l'altare interessante
la pioggia delle Tue più intime emozioni
in terre sante
una volta scritta
e
abbandonata a me stessa
sono un dono
indifeso
di fratellanza accoglienza e pace
accentua
accenta
accendi
di incendi
i miei vari significati
leggimi a voce alta
ponili in evidenza
non sconsacrarmi
lasciandomi atona
e
in nudità
di colori
accedi
spezzami
e
canta
Così
tra i mille paramenti della mente
cedetti
alle sua celata luce
d'arco
in un baleno
la adornai nel petto
abbellendomi
di infiniti atavici arcobaleni