Dietro quello sguardo agile,
la voce è calma
tranquilla e serena.
I nostri cuori
si domandano
quale sarà il loro futuro
nella notte della vita.
Ascolto tutto ciò
che la tua bocca esprime.
Nella notte il ragno sul muro,
insonnia, rise sfrenate,
terrore, vino e tanto amore.
Guardare estatiche
l'acqua che bagna la strada,
la montagna che si erge
maestosa fra le altre,
la cascina sperduta
oppure tutta questa gente
gretta, buona, semplice, brutta.
Cresce la bambina amata,
ti sogguarda con i suoi occhi verdi
vuole e tu vuoi affetto.
Nell'estasi di un rapporto finito
io ammiro la semplicità
dell'inizio inesistente.
Perché noi esseri umani
non ci conosciamo,
non siamo amici,
non siamo fratelli.
Ma in questo silenzio notturno
il pianoforte suonato da te
intona una dolce melodia.
Giovanna-ella
in questo giorno vitale
ti hanno riconsegnato alla storia
e tu hai trasmesso
subito scosse d'amore.
Nella notte piovosa
i nostri cuori si chiedono
quale sarà la prossima vita,
la prossima lotta contro il tempo
oppure
la prossima lotta contro l'impossibile
e l'irreale ragno della nostra vita.
Scritta a Seren del Grappa nell'agosto del 1979