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Le ceneri (ai miei quattro eredi )

- la sola cosa che mi angustia nel morire è abbandonare un corpo inerme a se stesso -

Ieri l'hanno cremata
le fiamme non si sono dovute dare tanta pena il suo corpo era così piccolo e minuto
e
la bara di un legno resinoso così grande

avrei voluto per lei una teca o un catafalco in cristallo

si sarebbe meglio adattato alla trasparenza dei suoi occhi
e
all'agire delle sue mani

Ora
non dovrò più sfidare la legge e commettere reato

potrò spargere le sue ceneri
per potermi ricongiungere a Lei nel volo del vento

e
non piangerla imprigionata in un piccolo loculo di marmo


avete capito bene

Lei per me era una favola

 

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1 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • silvia leuzzi il 07/07/2016 23:15
    Dietro questi tuoi versi si possono leggere tanti messaggi. Il mondo della morte ha nei poeti i suoi cantori più fervidi, come se dalle ceneri, appunto, essi trovino quei fiori della vita più colorati e brillanti. Tu hai saputo giocare con le allusioni che disorientano il lettore, che è comunque affascinato dalla melodia soave delle parole. Davvero bella complimenti è sempre un piacere leggerti
  • Rocco Michele LETTINI il 07/07/2016 08:42
    LEI PER ME ERA UNA FAVOLA... PER AVALLARE UN PROFONDO QUANTO TOCCANTE DECANTO.
    CIAOCIAO.
  • Don Pompeo Mongiello il 06/07/2016 16:40
    Troppo triste, troppo lunga in un mondo che si va comunque.

1 commenti:

  • Gianni Spadavecchia il 10/07/2016 07:39
    Davvero bella e toccante.
    Un addio fisico e carnale oltre che spirituale.

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