Credevo bastasse sopportare,
ma un nodo scorsoio
avviluppa la gola.
Voglio scappare senza volare.
Voglio godere senza soffrire.
Credevo fosse giallo il semaforo
e accettavo che si andasse piano.
Mi sbagliavo era rosso
e mi sono fermata del tutto.
La senilità ha occhi profondi,
incavati e sommersi di pelle,
vengono da lontano e guardano vicino,
senza futuro si resta al presente.