sono fermo in questa stanza
le otto zerozero della sera
due bottiglie di vino vuote sul pavimento
una sigaretta accesa da qualche secondo
che avvinazza lo stupido posacenere.
terribile essere ancora qua
senza nessun posto dove andare
a scrivere deboli poesiole
credendo di dare un senso a tutto questo.
terribile vedere l'invulnerabilità dei tempi migliori
sgretolarsi
come crudo ghiaccio in cima alla montagna.
ventisette anni trascorsi
a cercare
qualcosa che andasse vicina all'abbaglio decisivo:
una musica
una fiamma
un colpo incantevole di pura gloria
che
svelasse
il significato nascosto.
ma, alla fine, è stata la vita a ingabbiarmi nel suo labirintico centro.
ora non resta che fermarsi e osservare
aspettando qualcosa di terribile:
terribile come la morte
terribile come nuovo dolore
terribile come altra pazzia
qui
fermo in questa stanza
alle otto e zerootto della sera
con due bottiglie di vino vuote sul pavimento
e il cadavere immobile dell'ennesima sigaretta
che mi guardano come spettri.