Le sue labbra
nebulizzate
più che una bocca sono l'impronta trapelante di un ampio porto arcuato e variopinto
un'isola sorta dai sorrisi del mare
legata
su argentei pontili di luna
a vociferanti vele in partenza d'idea
navigano
nel respiro rupestre
le parole
accolgono
nell'esperire il vento
convergono
nel musicare attese di danzanti finestre
su davanzali di sovrumane speranze
Onde
infrangono la fronte corrugata degli indugi
traendo
da infiniti silenzi
le spoglie immortali di un bacio appena sussurrato