vivo la notte incatramato dalle sigarette
e sospinto dal sapore violaceo di questo vino da due lire
ad aprire le porte dell'Inferno.
la luce fioca di una lampada al neon
mi priva d'ogni possibilità.
luce metallica, luce priva di sostanza,
non una luce vera e calorosa
(una luce capace di svegliarti dal torpore dell'oscurità)
solo tiepida inconsistenza
che buca il fondo della tua grigia esistenza
azzurrata dal dolce fumo delle sigarette.
notti così sono la tana del demonio
e a me non resta che accettarle silentemente
come tutto il resto;
un motivo in più per amare il dolce riposo del sonno
o sfidare gli Dei a quell'ardito gioco
che fanno i poeti
quando non riescono a dormire.