Vecchio seduto,
su quella panchina
ad ascoltare il frastuono
di una vita che cammina.
Vecchio rifletti,
ad alta voce commenti,
lo sguardo più spento
accompagna i tuoi lamenti.
Vecchio cammini nel parco,
col passo accasciato,
ti fermi, ti giri, guardi nel cielo,
e riprendi il cammino col volto imbronciato.
Vecchio che sogni
i tuoi giorni lontani,
le corse nei prati
e i tramonti montani.
Vecchio pulcino,
sdraiato orgoglioso,
sul divano di casa
per meritato riposo.
Vecchio cialtrone
Svogliato e imbroglione,
col mazzo di carte
al bar del rione.
Vecchio da solo
abbandonato dal mondo,
piangi e non cedi
a questo male profondo.
Vecchio sei stanco,
malato di cuore
ma ancora voglioso
di carezze e di amore.