lo so. è chiaro.
la birra può ridurti
lo stomaco in cancrena
o mandarti al manicomio.
tutte le lattine appoggiate
formano una fila di 8.
abbiamo ballato tutta la notte
io e la mia birra,
cercando di scrivere poesie
che avessero il sapore dell'Immenso;
e chissà quante altre notti
balleremo
stupidamente innamorati
l'uno dell'altra,
io della sua tossica consistenza grumosa,
lei delle mie belle vene blu.
tutta la birra consumata
è stata solo un alibi
per non guardare in faccia
questo lento e imperversante
dolore di tenebra,
ogni bottiglia
aveva un suo significato,
ogni santa bottiglia
con un suo nome preciso,
quella che stappo adesso
la chiamerò
Libertà.
e mentre Paul Simon
mi ricorda che l'oscurità
è sempre stata una dolce amica,
abbasso e rialzo il beccuccio
fino a farlo saltare
e le mani mi dolgono,
mi duole il cuore,
la mia anima sta annegando
dentro questo liquido
Pardisiaco.