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Angoscia

il centro dell'angoscia non lo vedi mai,
come i commando austriaci a Caporetto,
truppe di 23 bambini tremanti
che ti prendono alle spalle
risalendo la montagna;
l'angoscia è liquida, grumosa, praticamente invisibile,
essa arriva nel bel mezzo delle vecchie abitudini-
ridicoli significati al fluire della tua cupa esistenza
e noi l'attraversiamo, il vecchio fiume della quotidianità,
scossi come cavalli, credendo che il nuovo dolore
non sia poi tanto meritato.
l'angoscia non la puoi toccare, siede sul dorso di te
e ucciderà te come uno sporco maiale,
a pezzetti, atomi su atomi, strati di carne e legacci di ossa,
ucciderà ciò che resta del miracolo della nascita,
e l'istinto Meraviglioso della sopportazione
sarà solo un lenitivo alla tua morte interiore.
l'angoscia sarà adesso il gelido serpente ipernutrito
della tua sconfitta,
non bisogna poi combattere con nessuno
per tornare a casa perdenti,
la battaglia è solo contro noi stessi
contro noi stessi
contro noi stessi.

 

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