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La fine del buono

A la belva 'ngrata a la fin volgendosi
disse: "Statte zitta armeno vipera!"
da l'orrendo sciocco ripresosi.

Da sutta la petra cavata l'avea
strusciandogli 'ntorno irriconoscente
essa a la caviglia morso l'avea.

Niuno ne li paraggi spersi fuit
lo veleno lo sangue rapido 'volse
e la fine imminente fuit.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 19/09/2016 04:18
    Oculate quanto diligente terzine firmate straordinariamente.
    *****

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