ora, il fugace mugolare del cane aggredisce
la mia insonnia
costringendomi a desistere,
tutto il dolore è tangibile, divenuto
cosa concreta
e curvo la mia schiena sino a toccare
il soffice cotone delle lenzuola,
ovunque volga il mio sguardo
vedo solo fantasmi di vita vissuta,
storie fattesi ingombri,
e la luce del sole è un miraggio grande quanto
una missionaria
e studio i miei piedi come una cartina geografica,
alzo e riabbasso la caviglia,
la muovo circolarmente nella luce fioca della luna,
le mie idee sono del tutto assenti,
questa poesia è la resa
del cadavere di una mente.