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Liunardo

Steso a pancia a l'aria
lo bimbo osservava l'augell,
che a lo posto de le braccia
avea ali spianate
e ne lo vento leggero planava,
se na modifica se apportasse
a le estremità nostre...
pensava e non si dava pace,
schizzando inventò lo prototipo
de na macchina che volava
e l'omo lontano portava.

 

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1 recensioni:

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  • Rocco Michele LETTINI il 16/10/2016 05:23
    ORIGINALITA' ET... CARISMA POETICO... DAI TUOI ISTRUTTIVI VERSI...
    SERENA DOMENICA DON...
    *****

1 commenti:

  • silvia leuzzi il 16/10/2016 14:33
    Il sogno del bambino che trova concretezza nella modernità dell'aereo; il sogno di Icaro di ali senza cera. Buona domenica Don

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