Com'è che apri le danze e conduci il gioco
senza il mio consenso,
fischiettando un motivetto sconosciuto
e trascinandomi a peso morto in un ballo fuori tempo.
come potremo gettare le basi d'una migliore intesa,
evolvendoci in figure più complesse, se a te piace la salsa
e a me il tango, cosicché scoordinati ci pestiamo i piedi
e ad ogni passo ognuno va per la sua strada.
la malinconia d'una cosa molle siamo, alla continua ricerca
d'un nerbo divino, sparato dentro in fibre di carbonio
che dia un senso al nostro essere in circolo:
come frammenti d'universo, espulsi a enormi distanze.
purtroppo l'intenso brillare in coppia, non è privilegio di tutti
nemmeno delle stelle e a sbagliare sono bravissimo da me.