username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Parlando a me stesso (momento di debolezza)

accendi un cero questa notte,
te ne prego,
quando il rapido vento
s'insinuerà dalla finestra
fin dentro le tue ossa
e il buio sarà così melenso
e malinconico e accomodante.

dimentica le estati degli anni '90
e non soffrire più di vittimismo,
quella canzone che ti ribolle in mente,
ultimativa, da troppo tempo,
dimenticala.

ricorda che la gioia
è solo una questione di occhi.

e se tuoi occhi
si sono inzuppati
troppe volte
dalla voragine di ripetute lacrime,
impara a rimodulare lo sguardo.

vedi,
alcune sconfitte
nascondono la chiave
per mondi sconosciuti,
niente dura,
tutto è così superbamente mutevole.

guarda quell'uccello,
è stanco
e conosce la paura meglio di chiunque altro,
ma domani troverà qualche verme
e una pozza d'acqua da cui bere,
sazierà i suoi bisogni naturalmente,
per poi volare,
per poi morire.

il mondo è crudele, lo sai,
e la crudeltà, a volte, ti porta via delle energie,
ma sappi anche che le cose,
prima o dopo,
in qualche modo si mettono a posto da sole.

questa è una notte misteriosa
come tutte le notti,
e se il dolore invade il tuo spazio
avidamente,
tu ascolta il fuoco di queste parole.

la vita è incredibile,
non dimenticarlo,
e vivila,
come puoi,
a modo tuo.

 

1
1 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • vincent corbo il 17/11/2016 05:52
    Condivido i pensieri di questa notte misteriosa e suadente.

1 commenti:

  • pasquale radatti il 17/11/2016 16:05
    La vita, come tu scrivi, riserva tante sorprese, a vote piacevoli, a volte sgradevoli. Ma bisogna sempre andare avanti, non lasciarsi abbattere in quanto c'è sempre una via d'uscita che può coincidere con la speranza Divina.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0