con passo gentile
va Primavera
su monti e pascoli
camminando,
con azzurro canto
un nuovo dì
che inizia va annunciando.
Fragranze di odori pungenti
ricami di verde smeraldo
fiori multicolori e rosse labbra
a pronunciare amore,
scomparsi i ghiacci, le brine
dei tristi mattini il grigiore.
Pungente caldo, fiumi in secca
estate come Maja Desnuda
su spiagge dorate il corpo indora
cullata dal canto del mare
in brevi sogni d'amore
arde e si consuma.
Rigogliose nei campi le spighe
colmi gli alberi di succulenti frutti
frenetica energia briosa
pervade l'animo di tutti.
Poi l'autunno, frate penitente
il grigio saio su tutte le cose
stende.
Serotini frutti, tonfi secchi
di castagne a cadere,
brillio di fuoco nel camino
a riscaldare nel primo rigore.
Fugace allegria
porta l'odor del mosto
a ribollir nei rigonfi tini
mentre di nebbia un forte odore
offusca il debole sole.
L'azzurro, il sole, le allegre risate
come scarpe appese al chiodo
sono i ricordi del bel tempo
passato.
L'inverno, canuto vecchio
con nere molle attizza il fuoco..
Svanito alla vista ogni colore
trema il passero tra scarni rami.
Dal plumbeo cielo
mille bianche farfalle
di gelo
s'adagiano al suolo
per poi morire...
sviliti gli animi,
per il tanto rigore
sperano nella fata primavera
presto a tornare