questa è la notte in cui le fotografie
sono insignificanti come una mezzatacca,
perché il telefono ha squillato,
voglio dire, ti ho nuovamente!
chiamalo Du côté de chez Swann
ma è soltanto una distrazione del tuo orgoglio pesante,
così pesante come una giubba di piume,
così fragile, tutto arzigogolato
e la mia faccia da austrolopiteco vecchio
sembra crederci e non
e sembra che sia estate
anche se la temperatura dice 8 c
e le guance sono arrossate,
intorpidite dentro la stanza.
ti ho! e anche se il termosifone gocciola
e l'amore-dolore spezzato nell'anima
manda il suo gas sottile e mortifero,
questo sarà il nostro 2. 0.
forse oggi il tuo pensiero
è incentrato su domande stantie,
come le foglie, le origini dell'Universo,
la mi barba lunga e liscia e non pettinata,
e forse non sono così colpevole
e il filo che dal mio cuore finiva nel tuo ombelico
è rimasto lì, sottile ed invisibile,
leggermente spiluccato,
tendoci uniti come due tasselli,
non lacerandosi mai.
questa notte le fotografie sono insignificanti
e una nostra sul comodino rileva begli effetti di luce,
ma io preferisco la carne, il tocco,
la lingua che si insinua nell'oscurità della bocca,
l'amore vero e non rimpianto,
te, adesso, che non pensi più ai tradimenti
e ai miei abiti vecchi,
che mi guardi con quegli occhi discreti
che non avevo dimenticato.
sono così insopportabili i tuoi occhi.