vedo l'afgano
dalle architetture semplici,
il somalo fermo a Mauthausen,
è piatto,
cerca le briciole sotto
il banchetto degli Dei,
non vede il Nous,
non coglie la mela,
solo l'ombra di statue
nella parete riflesse.
il mio vedere senza scegliere
è il suo scegliere senza vedere,
intanto qualcuno
che ha visto e che ha scelto
si fa immenso
come il Moloch dei Cananei.