Spalle al muro e respiro affannoso
stringendo tra le mani i tuoi tondi fianchi
Sudi e gridi pregandomi di concludere
mentre l'onnipotenza mi gonfia il petto
Non è peccato, pensavo, non lo sarà
ma sto pensando a un'altra uguale a te
Mi eccita, questo stato di cose mi eccita
e tu mi chiami per nome, incitandomi
Scivoliamo sul muro, mi appoggio al letto
e mi sento un verme nudo e senza dignità
Distruggimi, ti prego, distruggi il mostro
rinchiuso dentro il mio fragile corpo.