(Ad Enzo Biagi)
L' ho amato tardi,
quando i miei ideali ed i suoi
si sono incontrati,
quasi abbracciati,
nella difesa comune.
Non era un compagno di lotta
ma un combattente.
Ricordo la sua parola,
ferma e importante,
il suo viso onesto,
il suo silenzio di giusto
colpito dall' ingiustizia.
Ricordo le notizie
date e costruite da maestro,
con rigore e chiarezza,
con arguzia ed eleganza,
momenti di respiro puro
nel trash televisivo.
Ricordo Benigni e Saviano.
Ricordo il buio dell'esilio,
la gioia del ritorno
in grande stile
e le lacrime sincere e dignitose.
Odio il compianto
di quelli che lo avevano già ucciso
e malvolentieri resuscitato.
Solo un raggio di luce
la sua riapparizione.
Non so se la memoria basterà
a riparare il torto.