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"Amico"

Mire avviluppate da gogna,
seducente amore,
per folle in letargo, figuran vergogna.


Se onta è infatuare e aspirare,
qual uomo è uomo
se ardori vuole obliare.


Reverente nella vita,
rabbia, rimpianti,
repertori che addita.


Stimato amico, adagerai fiducia e speranza
per non sdrucire
una grande virtù: temperanza.
Seguirai il cuore,
non rimarrai in titubanza.

 

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5 commenti:

  • Alessandro Castellarin il 12/11/2007 10:28
    Gentilissimi tutti...
  • Riccardo Brumana il 10/11/2007 03:35
    è ben scritta, ma è uno stile che non mi prende.
  • mariella mulas il 09/11/2007 14:14
    Bella, significativa.. Un tema così importante come l'amicizia resa dai versi come un' ode d'altri tempi.

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