Di tedio ammaccato
in lividi esco
Nel centro del centro
del nulla, mi mostro
Bisbigli e sbadigli
sbbdato intercetto
tra portici ed angoli
annuso il già detto
Io, sotto il fuoco
dei dirimpettai:
Sguardi bugiardi
Siluri dai muri
schivo d’istinto
e distinto costeggio
Un cielo, dal cielo
mi diluvia addosso
chili di gocce
goccianti e ripiene
di rumoroso liquidio
Squadro, bilioso,
rigagnoli irrequieti
e smaniosi:
esili filamenti, ancora
lungo l’asfalto
di questa catramosa città;
a breve fiumi in piena
in fragorosa rincorsa
verso il mare interminabile