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Domenica maledetta!

Pensando a Paolo Saroli, che conoscevo personalmente, a Filippo Raciti, a Gabriele Sandri e a tutti quelli che se ne sono andati in una domenica di calcio.



Infamante è quell’impulso di colpire,
di redimere la gente col timore,
di sentirsi della vita il giustiziere
considerandosi, forse per paura,
libero di poter sparare.

Era sbocciata la sua vita come un fiore,
ed urlava con quel grido di passione
in quel prato dove suda il calciatore,
a difendere la squadra e il suo campione.

Gli hai strappato quella vita in un momento,
estirpandogli quei sogni da tifoso
come le foglie se le strappa via quel vento,
lasciandogli il tempo di un riposo.

Ma anche quella voglia di spaccare è maledetta,
di distruggere le cose per protesta,
soltanto per la sete di vendetta
e con la forza, cercar di tener testa.
A che serve stare lì ad alimentare,
questa guerra tra tifosi e cellerini,
di lacrimogeni e petardi da lanciare,
cercando di non prendere i bambini.

Ma Paolo, Pippo, Gabbo e tutti gli altri
da lassù stanno a guardare,
a braccetto per le vie del paradiso,
proprio come me li voglio immaginare,
rimangono lì fermi ad aspettare
quel giorno che allo stadio troveremo
soltanto una partita da guardare,
colori, cori e tifo da ammirare,
e non di certo un’altra vita da stroncare!!

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 11/10/2013 12:33
    molto apprezzata, complimenti..

6 commenti:

  • Giuseppe Sparta il 24/10/2008 15:08
    BRAVO, MI PIACE
  • Marta Niero il 09/12/2007 17:06
    indipendentemente che abbia valore un voto, in quanto soggettivo, ti meriti a mio parere almeno 10, per la sensibilità, per la delicatezza con cui hai trattato un tema attuale.. rabbia, dolore e tristezza sono presenti eppure diluiti nella dolcezza delle rime. bravo Marco
    M
  • Aedo il 08/12/2007 13:09
    È veramente infamante ridurre un gioco, uno sport, che dovrebbe attirare famiglie allo stadio, a una guerra inutile. Spesso mi chiedo: "perché queste morti?'". Allora sarebbe il caso, come diceva Riva, di sospendere il calcio a tempo indeterminato? Ripensandoci, non servirebbe a nulla, perché questi episodi sono frutto di violenza, che si scaricherebbe in altri contesti. La società è malata, avrebbe bisogno di veri valori...
    Ignazio
  • Riccardo Brumana il 18/11/2007 00:59
    anche un solo morto all'anno è troppo per il calcio, si dovrebbe rendere accessibile gli stadi solo al pubblico "di casa" ma senza rivalità fra curve lo spettacolo ne risentirebbe troppo, e gli sbandati che alla domenica si raggruppano allo stadio sarebbero in giro a far danno comunque.
  • Anonimo il 17/11/2007 16:57
    Continuo a non comprendere come si possa morire per una causa che non esiste, che non ha senso, ma continuo a non capire anche il perchè di tanta violenza, usata per vendicare un amico tifoso, una gran presa per i fondelli, il vandalismo è solo una scusa per sfogare le proprie repressioni.
    Intanto delle vite continuano ad essere usate per dar sfogo alla rabbia celata per motivazioni che non sono di certo onovevoli.
    come è assurdo che le forze dell'ordine abbiano questo potere incontrolabile di sparare anche solo per paura, togliendo alla vita delle persone come loro.
    Ma a parte le polemiche che scattena la tua poesia, ti faccio i complimenti per aver portato anche qui un tema così attuale e recente.
    Ciao Marco.
    Angelica

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