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PIETRA

Trascinando la pietra
Con filo di seta,
Invisibile legame tagliente,
Affannosi respiri
Gelano l’aria
E sanguinanti dita
Segnate arrancano
..
Pazienti scarpe, inopportuni imbrogli,
Contano passi di fango
E scongiurata pioggia..

Pertanto, pensavo,
Sgretolare immagini,
Indomabili ricordi,
Nel melmoso
E catarattico stagno
E remota cenere di vento
Imbalsamare..
….
Così che lenta e cieca arsura
Richiami l’acqua dal verde spesso e trasparente,
Regalando denti in sorprendenti labbra
E gocce di sole
Alla luna calante…

 

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0 recensioni:

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21 commenti:

  • Alessandra Paparella il 01/09/2010 14:07
    Che belle immagini che hai creato nella mia mente.. complimenti è bellissima!
  • laura cuppone il 03/01/2008 00:02
    Ciao Augusto..
    si, questa poesia è anche malinconica..
    la pietra resterà sempre... ma la forza interiore vince la fatica di trascinarla.. e così diviene un sassolino.. fastidioso.. ma che si tiene in una mano...
    grazie.
    Laura
  • augusto villa il 02/01/2008 23:50
    Bella poesia, delicata ed intensa, malinconica ma piena di speranza... oltretutto scritta bene... Complimenti Laura!!!
  • laura cuppone il 04/12/2007 09:00
    Ciao Sara..
    grazie di essere passata e del tuo commento.
    ciao L
  • sara rota il 04/12/2007 08:01
    Mi è piaciuta soprattutto la seconda parte un po' enigmatica.
  • laura cuppone il 03/12/2007 14:50
    La tua osservazione è profonda e la similitudine con uno dei miei film preferiti mi lusinga..
    si.. la pietra..
    grazie gabriella..

    Ciao L
  • Gabriella Salvatore il 03/12/2007 14:13
    non so se hai visto il film "mission", c'è una scena in cui De Niro, con un sacco in spalla pieno di pietre, si arrampica su una parete rocciosa, avanti e indietro, avanti indietro, con caparbietà, fino a che Jeremy Irons, con un coltello taglia la corda che racchiude il sacco facendo precipitare le pietre in mare.
    Le pietre rappresentavano le colpe, i pesi da portare, un fardello talmente pesante che lo schiacciava.
    Non voleva disfarsi di quel peso, troppo era il rimorso.
    Penso che tutti bene o male abbiamo i nostri carichi ingombranti, penso anche che dobbiamo alleggerirci strada facendo, altrimenti non riusciamo a proseguire.
    Bella Laura, complimenti
  • laura cuppone il 01/12/2007 15:06
    bellissima metafora involontaria..

    io no, per fortuna..
    i calcoli da frantumare qui sono mentali..
    ma ugualmente duri e attaccati alla mente che a volte..è proprio doloroso frantumarli..
    ma io, col tempo e grazie al mio amore..
    grazie alla fede..
    forse non sono poi così grandi ora..
    ma sai... a volte... bisogna pensare a ciò che si era.. per apprezzare di più ciò che si è ora.. non credi..?
    mai dimenticare...
    ringraziare sempre..
    e continuare in salita...

    grazie L
  • laura cuppone il 30/11/2007 18:55
    beh... non ti do torto per certi versi, Vincenzo..
    il disincanto e la stasi stanno forse nella consapevolezza che certe cose in noi non si concellano mai... ma col tempo si modificano...
    accettare il sorriso come CURA.. e in quel sorriso c'è tutto.. quel sorriso è la fede..
    l'unica vera Cura.. per mani segnate dalla fatica... ferite dalla stanchezza..
    ciao e grazie ancora.
    L
  • laura cuppone il 30/11/2007 18:47
    Grazie Lisa..
    empatica e sensibile Lisa..
    un sorriso...
    ciao L
  • laura cuppone il 30/11/2007 18:44
    giusto...
    le pietre saranno sgratolate... le piume serviranno a volare...
    solo la fede può aiutare..
    solo la Parola potrà salvare..
    ciao Lestat
    grazie.
    L
  • Lestat V il 30/11/2007 18:41
    ogniuno di noi ha qualcosa che porta sempre con se' a volte e' una pietra pesante a volte e' una piuma leggera!! bella ciao Lestat
  • laura cuppone il 30/11/2007 14:32
    grazie Nelida..
    la tua accoglienza e comune sentire non fa altro che darmi gioia..
    piano piano... si arriva...
    un abbraccio
    laura
  • Anonimo il 30/11/2007 14:30
    finalmente, comincio da pierta, piano piano, a sgretolare il mio calcare mentale, tento, un passo per volta, lentamente, tra donna a donna, dal pesante al passionale. è comunque una via possibile per dirti che sto accogliendo le tue sgretolate immagini e le faccio mie. con piacere. n
  • laura cuppone il 30/11/2007 10:13
    Angelica..
    tu sai..
    tu senti..
    tu comprendi..
    grazie..
    un abbraccio
    laura
  • laura cuppone il 30/11/2007 10:12
    Ciao Vincenzo.. sempre presente..grazie...
    Disincanto?... roba nell'anima??
    no.. solo constatazione..
    la nostra pietra ce la porteremo dietro sempre..
    cercheremo di frantumarla sbriciolandola...
    forse l'unico modo per dissetarsi è fidarsi e bere.. e la mia Fonte è Vera, viva, mia!!!
    e pian piano il sorriso torna e la Luce, goccia a goccia, ci ridona la vita..
    grazie..
    Laura
  • Anonimo il 30/11/2007 00:00
    Letto il titolo mi sono allarmata, poi con la lettura mi sono tranquilizzata.
    Pietra, ciò di cui ho sempre avuto paura fin da piccina, che il cuore si potesse trasformare in sterile pietra.
    Sei sempre presente con le tue particolari poesie, che bello leggerti.
    Ciao
    Angelica

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