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LA FAVOLA DI UNA PICCOLA LACRIMA

Da una bimba e un pianto
nacque lei
piena di paure e ingenuità,
chiara e trasparente
dai suoi occhi si affacciò
e da quelle ciglia sottili
piano piano
scese giù.
Attraversò quel viso
dai lineamenti dolci
pulito di bambina
e sola sola
per il mondo
s'incamminò.
Ma era troppo ingenua
non conosceva il male
e la sua vita
era già in pericolo.
E passarono in fretta gli anni
e anche le stagioni
venne presto l'inverno
portando con sè la pioggia.
Tante grandi gocce
cadevano giù dal cielo
tutte insieme,
erano prepotenti
si spingevano tra loro
si bisticciavano.
La dolce lacrima ben presto
si trovò sommersa
cercò di ribellarsi
ma era troppo buona
e non aveva la forza.
Così per non morire
pensò di tornare
dentro quegli occhi
dov'era nata.
Sola e stanca
cerco quella bambina
la cercò dovunque
e la trovò alla fine.
Ma era ormai cresciuta
non era più bambina
il suo viso era truccato
non si ricordò di lei
e la cacciò via con forza.
Così la povera lacrima
restò proprio sola
in balìa di tutti
senza alcuna difesa.

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9 commenti:

  • Marcello De Tullio il 13/12/2008 09:07
    Bellissima poesia piena di sentimenti
  • Gabriella Salvatore il 22/01/2008 10:59
    bella, del resto il tema si presta a librarsi in volo sulle ali della fantasia.
    La trovo semplice, ma non per questo banale, nemmeno originale, ma questo non significa niente ai fini dello scrivere
  • Cinzia Gargiulo il 21/01/2008 18:30
    Che bella questa poesia!!
    Adoro i gabbiani! Da bambina pensavo che mi sarebbe piaciuto essere un gabbiano perchè volevo poter volare libera e in alto... Ho conservato, crescendo, l' amore verso i gabbiani che mi incanto ancora a guardare... Uno dei miei libri preferiti"Il gabbiano Jonathan Livingston"...
    Che dire... Mi hai emozionata.
    Ciao...
    Cinzia
  • Anonimo il 30/11/2007 18:34
    Mi sono fermata, ho socchiuso gli occhi, e ho rivisto delle immagini che mi hanno incantato.
    Ciao
    Angelica
  • nicoletta spina il 30/11/2007 16:55
    Molto bella. Adoro guardarli volare e immagino il loro senso di libertà e quando viviamo con senso poetico... ci spuntano le ali. anch'io ho scritto qualcosa sul volo
  • Anonimo il 30/11/2007 11:51
    Molto bella davvero: non una semplice descrizione del gabbiano ma un'originale personificazione di te, Claudio, in lui.. Tutti dovremmo essere liberi di volare verso i nostri sogni, verso le nostre speranze, verso i nostri traguardi... Non sempre ci si riesce: a volte si incontrano uccelli più grandi di noi che vorrebbero mangiarci e impedirci di andare avanti... Eppure dagli ultimi tuoi versi emerge quella fiducia (assolutamente da me condivisa) nel potere della poesia che, se non con il corpo, almeno con il cuore e con la mente può aiutarci a raggiungere mete ardite e insperate... E allora Claudio fai bene ad urlare al gabbiano, messaggero di poesia, "Non ti fermare!"
  • laura cuppone il 30/11/2007 10:53
    bella Claudio..
    metti le ali perchè con la poesia si vola... no?
    adoro i gabbiani..
    li conosco bene..
    i loro lamenti..
    le loro fatiche...
    la loro simbiosi col mare...
    bella.
    ciao L
  • Alessandro Cancian il 30/11/2007 10:32
    versi che trasmettono libertà, speranza, voglia di orizzonti lontani, di altre stelle ed altri cieli.
    come dici tu
    "È arrivata esultante
    la stagione del gabbiano,
    è tempo d'emigrare
    verso terre lontane"...!

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