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A...

Amica unica quando giunsi da un altro paese,
in te posi l'intera fiducia di chi lasciò i vecchi compagni.


Sempre pronta ad accogliere i miei sofferti pianti
quando seppi dell'atroce male del mio unico amore.

Tanti anni (quanti circa venti?) sei stata la mia sola,
unica confidente... un lupo vestito d'agnello.

E solo a te aprivo il mio cuore gonfio di dolore, sanguinante
per paura che la falce stridente mi lasciasse sola.

Fummo spose nello stesso anno e pure madri di figli
cresciuti insieme come fratelli.

Abbiamo sempre condiviso feste, festività, viaggi,
portando a casa foto giose e sorridenti.

Non era vero: lo scoprii al mare, per caso, bruscamente
e credetti di impazzire scoprendoti amante di mio marito.

Il mio petto e la mia schiena furono pugnalati
da coloro che credevo sinceri, da chi aveva la mia fiducia.

Amore, dignità, perfino il lavoro mi hai rubato
perchè la tua avidità non conosce freno:
ti auguro tutto ciò che vorrai, perchè so già
che la tua condanna è qui, sulla terra;
assetata d'invidia non sarai mai paga e
continuerai a bramare tutto ciò
che gli altri hanno, ma che tu ancora non hai;
per tutto ciò ti auguro una lunga vita!

 

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0 recensioni:

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16 commenti:

  • la guerre delaguerre il 09/08/2011 13:40
    È troppo lunga. Si percepisce chiaramente il dolore straziante e la rabbia. ma occorre attenzione affinchè questi impulsi diventino poesia. un abbraccio.
  • Aedo il 12/12/2007 16:09
    Una poesia bellissima, che affonda le radici su una sofferenza indicibile e al senso di un tradimento tanto grave quanto imprevedibile...

    Ignazio
  • Marco Vincenti il 11/12/2007 00:45
    Il mio voto è 10 ma sinceramente dopo aver letto il commento di Ugo, nn trovo + parole da scrivere
    eh eh! Un augurio sincero affinchè tu e sara possiate superare questo dolore nel migliore dei modi.
  • Paola Reda il 10/12/2007 19:44
    Per Ugo. Grazie dello splendido ed intimo commento. Hai sviscerato tutto ciò che c'era da comprendere. Sei sempre un lettore che vede "oltre".
    PS: Grazie anche a nome di SARA):
  • Ugo Mastrogiovanni il 10/12/2007 19:32
    Tradimento deriva da Tradere, verbo latino che significa "consegnare". Giuda “consegnò” Gesù ai giudici che lo trucidarono. Chi subisce il tradimento è da un certo verso un Gesù, un buono dal cuore grande come un Dio che si accolla, suo malgrado, un’offesa indelebile, massacrante, triste quanto la morte e che a volte diventa la morte stessa, un patibolo. La morale della fedeltà, quella vissuta in remissività e in scambi d’amore per 20 anni si frantuma e ti crolla addosso come un palazzo fabbricato con un cemento di menzogne e per poco non ti distrugge. Non serve la rassegnazione; il patrimonio della conoscenza etica scompare; ricorrere in aiuto al proprio intelletto, alle regole del vivere civile, consegnarsi alla volontà del Cielo non è facile. Inevitabilmente il tradimento sviluppa una brutalità sconosciuta in chi lo subisce: i suoi ideali sono a pezzi e a brandelli è la propria personalità. La nostra brava poetessa si consola lasciandosi sfuggire quell’ultimo verso: <<ti auguro una lunga vita!>> (di sofferenze): un’imprecazione forte, virulenta, pronunziata con l’angoscia di chi non può descrivere meglio il suo tormento. Una poesia scritta con il cuore vacillante e malato di ricordi variopinti ora divenuti tetri. Il verso serpeggia e diffonde un triste ma pur tenero lamento che occupa tutta l’attenzione e la comprensione del lettore. Complimenti Sara!
  • giuliano paolini il 10/12/2007 12:05
    a chi e' stato tradito l'onor oltre all'onere di comprendere spesso si agisce senza pesare il valore che le nostre azioni possono avere sugli altri ma credo che la vita sia un galantuomo e distribuisca i giusti premi che bisogna saper aspettare
  • Paola Reda il 10/12/2007 08:17
    Grazie a tutti coloro che hanno lasciato un commento: vi ho sentito sinceramente coinvolti e non mi aspettavo una partecipazione così grande. Sono veramente commossa.
    Caro Diego... aspetta qualche giorno... vedrai.
  • lucia cecconello il 09/12/2007 23:59
    un tradimento e' sempre difficile da perdonare purtroppo l'amore rende cechi. pero' l'invidia e il volere tutto non porta certo alla felicita'
  • Anonimo il 09/12/2007 23:40
    Forse è più difficile perdonare un tradimento di un'amica che quello di un marito.
    che dolore, che rabbia, ma la tua vita sarà costellata d' altro, la sua se è come tu l'hai descritta sarà una scarna vita, l'invidia e il volere tutto, non porta lontano e neanche la felicità, meschina lei.
    la tua richezza riuscire a cicatrizzare questa piaga ancora aperta.
    Ciao Paola, un abbraccio.
    Angelica
  • Maria Gioia Benacquista il 09/12/2007 15:13
    "Un lupo vestito d'agnello". Esatta definizione dell'amica che ti ha rubato le tue illusioni e le tue certezze. Cuante amiche si rivelano le nostre peggiori nemiche.
    È l'amore così cieco che non ci si sofferma a riflettere al male che si fa a chi si fida di noi?
    C'è molta amarezza nelle tue parole.
  • laura cuppone il 09/12/2007 12:06
    lunga vita al niente, travestito di sogni altrui rubati come fossero una penna al supermercato..
    non ha peso chi non ne da..
    e lei lo sa!!!
    o per lo meno conosce il tuo!!
    brava Paola...
    ciao L

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