Larve siamo, spettri vaganti
alla ricerca del futile, del vano,
capaci di ridere del pianto
e di versare lacrime ridendo;
inabili ad uscire dalle nebbie,
privi di ali per puntare al sole.
Gesti uguali ogni giorno
da automi telecomandati,
anonimi ingranaggi
di una macchina infernale
che trita impietosa sentimenti,
e sul nascere uccide i nostri sogni.
Sapessimo almeno apprezzare
la ricchezza che ci sta intorno,
lo splendido sorriso della natura,
capire che nell'universo immenso
siamo granelli di sabbia importanti,
in grado di pensare e di amare.