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Ridi..

Ridi pagliaccio..
questo è stato detto
non da me di certo,
sono il pagliaccio della commedia messa in atto dal destino.
Ridete e applaudite
alle mie buffe scene isteriche,
ridete bravi
del mio dolore simulato
certo
come ogni sentimento provato
certo..
ridete bravi.
Gioco e scherzo
sulle mie vicende
e rido anche io,
schernisco le mie stupide gesta,
ma dietro le quinte
copro gli occhi incipriati
per fermare le lacrime.
Ridi pagliaccio..
così è stato detto
nella rassegnazione,
così sarà fatto.

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 19/04/2009 00:59
    condivido il commento di Massiniliano. Bella poesia.
  • Riccardo Brumana il 18/12/2007 20:43
    non permettere che ridano di te! nemmeno se per te è un lavoro. personalmente preferirei far la fame piuttosto che umiliarmi facendo il pagliaccio. per certi lavori bisogna essere portati altrimenti si rischia l'equilibrio interiore...
    poesia scritta con passione e questo mi piace!!!
  • laura cuppone il 18/12/2007 15:36
    ciò che nell'ombra e sotto il cerone ti fa piangere, l'indifferenza e incomprensione che ti circondano, un giorno saranno il tuo scudo.. il tuo elmo... la tua spada...
    è così.. sarai più forte perchè avrai visto la parte oscura della luna...
    ciao Sara


    laura

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