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SENZA TRAGUARDO

Lento, dolce, inutile gocciolare di cera
che consuma le mie candele.
Caotico e nostalgico rimpiangere il passato,
ripudiando un futuro diverso dal tuo destino.
Strano desiderio notturno, al risveglio,
sudando il tuo freddo in una lunga notte appena cominciata,
dove cerchi affannata i pensieri lasciati nella notte prima.
Non c’è meta nel tuo iter di pianti e rimorsi;
non c’è traguardo per chi corre dalla parte opposta.
Vai, trascinata dal vento, dove le terre non hanno colore,
perchè un giorno lontano, che sai certo,
possa così apparirti più vicino:
nel contare il tuo tempo passano i minuti,
e nei minuti passano i pensieri che ti hanno resa viva.
Poche candele ancora ti restano da consumare:
da sola o infelice cosa importa,
esse impiegano sempre lo stesso tempo.

 

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3 commenti:

  • francesca morosi il 16/01/2010 12:18
    Stupenda... molto triste. Mi fa pensare all'esistenza di tante animelle confuse - me inclusa direi di tanto in tanto- che si lasciano vivere senza una direzione, che non sono capaci di vedere al di la' delle loro stesse ansie, mai capaci di mettere a fuoco il vero senso della propria esistenza... triste ma vero. Bellissima, grazie! Fx
  • tania tania il 22/12/2007 09:37
    Malinconica poesia... un senso di resa di fronte a questo tempo scandito dalle candele.. ogni tanto puoi spegnere la fiamma... per riposare... ma la vita(o la morte) ti costringe a riaccenderla sempre... fino alla fine... molto bella! Tania
  • Riccardo Brumana il 18/12/2007 23:50
    il tempo è sempre poco e siamo sempre in ritardo con il vivere la vita. bella poesia; bella riflessione! brava.

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